Momenti incredibili per il progetto Life Lanner!
I primi 3 giovani lanari inseriti nel percorso di hacking di questa stagione 2024 hanno iniziato a fare i primi spostamenti intorno all'area del rilascio. Poche centinaia di metri per Carlotta e Calogero, che passano poi la maggior parte del tempo nella zona intorno al box, mentre Camilla, il primo esemplare nato nel nostro centro quest'anno, ci ha regalato un'esperienza indimenticabile!
Lo scorso giovedì al nostro arrivo Camilla non era in zona, come confermato anche dalla ricevente che non dava alcun segnale. Nei giorni successivi, attraverso i punti GPS, abbiamo scoperto il motivo: come la maggior parte dei giovani falconidi, era partita per un giro di esplorazione...molto ampio! Siamo stati pronti a muoverci, come già successo in passato in altre occasioni, per un eventuale recupero, data la sua inesperienza al di fuori della zona in cui aveva volato fino a quel momento.
Abbiamo seguito da remoto i suoi spostamenti verso l'Italia meridionale, dalla Campania, passando poi per la Basilicata, fino ad arrivare in Puglia, quando al terzo giorno ha iniziato a risalire verso Nord. Arrivata in Abruzzo, al quarto giorno dal suo allontanamento, ha scavalcato l'Appennino per arrivare vicinissima all'area da cui era partita, a circa 10 km in linea d'aria. Un battito d'ali, rispetto ai quasi 1500 km percorsi in 5 giorni! Ma quando siamo andati a verificare il suo stato di salute, ormai vicina a "casa", abbiamo purtroppo constatato che la sua trasmittente segnava la batteria scarica.
Il GPS può fornirci dati molto utili sugli spostamenti degli animali, ma solo il sistema di radiotelemetria ci consente di intercettarli fino a poterli raggiungere in qualsiasi momento, qualora avessero bisogno del nostro soccorso. Per questo motivo, anche se vederla arrivare all'area dell'hacking sarebbe stato un risultato strabiliante, abbiamo preferito recuperarla per non correre alcun rischio. Se non fosse tornata all'hacking box e la trasmittente avesse smesso di funzionare, probabilmente l'avremmo persa.
A poco più di due mesi di vita, anche se hanno iniziato a metter su muscoli e a fare dei voli degni di essere chiamati tali, sono poco più che nidiacei, e in questa fase i genitori ancora li supportano nell'alimentazione e nell'affinare le loro tecniche di caccia: in ambiente controllato la fase di apprendimento dura molto di più, per il semplice fatto che l'essere umano non può sostituirsi totalmente al processo naturale di un'altra specie.
Tuttavia, abbiamo la possibilità di migliorare i nostri metodi affinché i giovani, una volta liberi, possano essere in grado di procurarsi il cibo da soli e di scegliere un territorio adatto a loro in cui insediarsi.
Nel tempo abbiamo avuto modo di toccare con mano le difficoltà di un inserimento in natura ben riuscito e duraturo nel tempo, soprattutto lavorando su numeri così piccoli di una specie così tanto vulnerabile; eventi del genere sono per noi motivo di grande orgoglio, e ci permettono di vedere in ogni piccola azione un passo in più verso la salvaguardia del lanario.