Il progetto, nonostante le varie difficoltà esterne cui è andato incontro in questi anni, ha ottenuto alcuni risultati notevoli, in particolare per quanto riguarda attività mai svolte prima, come l’allevamento e la nascita di lanari in un centro pubblico, la caratterizzazione genetica della specie e la messa in sicurezza di oltre 300 tralicci elettrici per prevenire l’elettrocuzione. A ciò si aggiunge la riapertura di decine di ettari di pascoli tramite il decespugliamento per ricreare aree aperte per l’alimentazione dei lanari in natura.
Tra i meriti del progetto c’è anche quello di aver portato a questa specie dimenticata l’attenzione necessaria, grazie alle attività divulgative e di comunicazione online e in presenza, ai confronti scientifici e al monitoraggio nazionale della specie realizzato nel 2023 e ha incrementato la conoscenza scientifica sulla specie, rimasta stagnante per anni.
Risultati attesi e ottenuti, aggiornati al 4/3/2025
- Rilascio di 30-50 falchi lanari nel corso di cinque stagioni riproduttive, che siano giovani nati nel Centro Recupero Animali Selvatici della Riserva Lago di Vico o adulti acquistati da allevamenti specializzati (azione C2).
Risultati ottenuti: dal 2020 rilascio di 20 giovani falchi (2 nati nel CRAS di Vico e gli altri in allevamenti) attraverso l’utilizzo di tecniche di hacking, che consente un inserimento in natura graduale dei falchi, tecnica migliorata negli ultimi due anni per garantire una migliore sopravvivenza. Due esemplari rilasciati vivono in natura e sono seguiti tramite GPS. Formazione di 7 coppie riproduttive: 20 uova deposte presso il CRAS di Vico nei due anni, da cui sono nati 8 pulcini.

- Installazione di almeno 50 GPS su animali che saranno rilasciati tramite la tecnica dell'hacking, e installazione di 4 hacking box nel Lazio (azioni A1, C2 e D1).
Risultati ottenuti: installazione di GPS sui 20 lanari rilasciati permettendo di seguire i loro movimenti, e installazione di 2 hacking box nel Lazio. L’utilizzo di queste tecnica permette ai falchi di familiarizzare con l’ambiente che li circonda, focalizzando gli elementi principali del paesaggio (immagine: spostamenti di alcuni lanari nel 2023-24)

- Monitoraggio della popolazione di lanario del Lazio e di Malta, considerando anche 7 nidi storici del Lazio, e formazione di 15 persone per gestire tale attività (azioni A2, A3 e D1).
Risultati ottenuti: elaborazione del protocollo di monitoraggio per coppie riproduttrici di lanario. Monitoraggio annuale nel Lazio e a Malta. Formazione di 52 tecnici tramite corsi di riconoscimento. Nel 2023 LIFE LANNER ha coordinato un monitoraggio a livello nazionale del lanario promosso dalla Regione Lazio – Direzione Ambiente, nelle 13 regioni che ospitavano storicamente la specie. I risultati hanno riportato la presenza di sole 24 coppie nidificanti e 36 territori occupati.

- Sistemazione delle strutture esistenti e costruzione di nuove voliere per realizzare un centro di captive breeding presso la Riserva Lago di Vico (azioni A1 e C1).
Risultati ottenuti: miglioramenti alle voliere esistenti. Costruzione di 4 nuove voliere per le coppie riproduttrici (4 con fondi LIFE e 2 con fondi CRAS di altra provenienza). Riconversione di una stanza dell’ambulatorio del CRAS a nursery.
- Recupero di 144 ettari di prati naturali e seminaturali, ideali territori di caccia per i lanari (azioni A1 e C4).
Risultati ottenuti: riduzione della copertura arbustiva presso le aree protette Monte Casoli Bomarzo, Lago di Vico e Valle del Treja, Marturanum (76,5 ettari in totale). Tali luoghi forniscono territori di caccia vitali per questi rapaci, ma la loro sempre minore disponibilità minacciava il numero di coppie riproduttive in Italia.
- Sistemazione di 5 abbeveratoi per bovini e cavalli per il mantenimento dei terreni tramite pascolo (azione C4).
Azione in preparazione
- Messa in sicurezza di circa 200 pali lungo 20 km di linee elettriche a bassa e media tensione presenti nel raggio di 2 km dalle hacking box (azioni A1 e C3).
Risultati ottenuti: messa in sicurezza di 363 pali all’interno della Riserva Naturale Lago di Vico,del Parco Regionale Marturanum, del Parco della Valle del Treja e di quello di Monte Rufeno, riducendo il rischio di elettrocuzione del falco lanario.
- Creazione di un database genetico nazionale presso l'IZS del Lazio e della Toscana e lo sviluppo di nuovi marker genetici da inserire nella International Gene Bank (azioni A5 e C6).
Risultati ottenuti: sviluppo di nuovi marker genetici per la caratterizzazione di Falco biarmicus feldeggii (a livello di popolazione e di singolo individuo) e il differenziamento da altre sottospecie di F. biarmicusbasata sull’analisi di 115 campioni. A riguardo, è stato pubblicato un articolo sulla rivista internazionale Plos One, oltre alle sequenze depositate su GenBank, una banca dati internazionale genetica.
- Creazione di una rete di centri di recupero per lo studio del lanario e di altri falchi, coinvolgendo 15 centri in Centro e Sud Italia nonché a Malta (azioni A1 e C7).
Risultati ottenuti: creazione di una rete che coinvolge 37 centri di recupero presenti al Nord, Centro e Sud Italia e a Malta. Creazione da parte dell’IZSLT di una banca dati dove gli operatori dei centri possono inserire informazioni sui ricoveri di esemplari di lanario e specie affini. Oltre 300 registrazioni ma soprattutto di falco pellegrino.
- Preparazione di un manuale di identificazione del falco lanario, con linee guida e moduli di valutazione per i centri di recupero.
Preparazione di un manuale di identificazione del falco lanario, con linee guida e moduli di valutazione per i centri di recupero.
- Preparazione e approvazione dell'aggiornamento del Piano d'Azione Nazionale per il lanario (azione A4).
Azione posticipata.
- Trasferimento e Replicazione dell'hacking e altre tecniche di reintroduzione nella Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa, in Grecia e a Malta (azione E3).
Azione avviata in Spagna presso il GREFA e a Malta presso Birdlife Malta nel 2024, in preparazione in Grecia.
- Organizzazione di 31 eventi pubblici sul progetto, includendo in totale circa 1790 persone, e una conferenza ornitologica nazionale (azione E4).
Risultati ottenuti: presentazione del progetto durante 16 eventi di progetto ed esterni, coinvolgendo circa 2170 persone, oltre a un workshop nazionale sui centri di recupero (il primo in Italia) organizzato dallo staff del progetto nell’aprile 2023 e di cui sono visibili i video.
Organizzazione di un evento nazionale dedicato agli esperti di Lanario tenutosi a Roma, il 9 Novembre 2024 e che ha ospitato oltre 40 persone.