Il progetto LIFE Lanner si prefigge di incrementare la piccola popolazione di falco lanario (Falco biarmicus feldeggii) nel Lazio, prevenendo la sua sparizione e promuovento le condizioni per la dispersione degli individui. Le azioni di conservazione sono coerenti con quanto previsto nel Piano d'Azione Nazionale per il lanario. Inoltre, il progetto ha lo scopo di trasferire tecniche e metodologie ai colleghi di Malta, isola dove il lanario è stato storicamente presente.
I principali obiettivi del progetto sono:
- il captive breeding e le tecniche di hacking per rilasciare, nell'arco di più anni, un gran numero di giovani falchi lanari. I loro movimenti saranno monitorati via GPS. Diversi report indicano come il lanario sia sensibile all'inquinamento acustico provocato da attività come l'agricoltura. Con LIFE Lanner verranno rilasciati anche in aree con disturbo umano costante, affinché i giovani falchi diventino meno sensibili al disturbo antropico indiretto;
- la messa in sicurezza delle linee elettriche presenti nelle aree di nidificazione;
- la mappatura genetica degli individui presenti in Italia e Malta tra musei, zoo, allevamenti e centri di recupero. In particolare, Malta è un punto cruciale per il monitoraggio di un possibile scambio genetico tra Falco biarmicus feldeggii e la sottospecie nordafricana Falco biarmicus erlangeri. Perciò, è necessario migliorare lo standard operativo dei centri di recupero per poter raccogliere dati in maniera efficiente;
- l'incremento della disponibilità di siti di nidificazione in zone poco disturbate dal falco pellegrino, e la salvaguardia di ambienti aperti per aiutare il foraggiamento dei lanari; e infine
- il monitoraggio e la protezione dal bracconaggio. Oggi questo problema si verifica principalmente in Sicilia, ma la Polizia Provinciale di Viterbo e i Guardiaparco seguiranno il fenomeno accuratamente.
Il progetto implementa gli obiettivi della direttiva Uccelli, nonché di convenzioni internazionali e piani d'azione concernenti il lanario.