A buon punto le analisi genetiche sul falco lanario
La sfida di caratterizzare geneticamente il lanario
Di sicuro il lanario (Falco biarmicus) non è facile da caratterizzare geneticamente: sono molte le somiglianze genetiche con le altre specie del gruppo Hierofalco, per esempio il falco sacro (Falco cherrug) o il girfalco (Falco rusticolus). Si tratta infatti di specie molto simili perché evolutivamente recenti, che si trovano ancora nella “fase grigia” del differenziamento, e tra le quali è comune l’ibridazione. Riuscire dunque a trovare tratti genetici distintivi nelle sottospecie di lanario, compresa quella italiana (F. b. feldeggii) è un compito comprensibilmente arduo, tuttavia indispensabile nell’ottica dei rilasci in natura di esemplari attraverso la tecnica dell’hacking, che rappresentano il fulcro di questo progetto.

L'impegno dell'IZSLT per identificare importanti marker molecolari
Il Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense dell’IZSLT, partner del progetto, ha individuato diversi marker molecolari, sia mitocondriali che nucleari, utili a questo scopo. Alcuni, come la Regione di Controllo e il citocromo B, un gene che codifica un enzima mitocondriale, sono già stati utilizzati da altri gruppi di lavoro e rappresentano quindi un utile confronto con i dati presenti in letteratura. Altri marker, in particolare alcuni costituiti da parti dei geni del Sistema Maggiore di Istocompatibilità (MHC) e di altri geni nucleari codificanti, vengono studiati nella popolazione italiana di lanario per la prima volta in questo progetto, e dai primi dati sembrano molto promettenti ai fini della definizione genetica di questa sottospecie. Inoltre, sono state messe a punto metodiche per l’identificazione molecolare dei singoli individui e per i test di maternità e paternità nei casi in cui sia necessario verificare la genealogia degli esemplari da rilasciare.
I risultati fondamentali finora
Attualmente, sono già stati analizzati una trentina di campioni di feldeggii ottenuti da esemplari vivi, da animali deceduti o da reperti tassidermizzati, proprietà di diversi musei in Italia. Sono stati messi a confronto con campioni di altre sottospecie di Falco biarmicus, nonché con campioni di altre specie di falchi. I risultati hanno confermato che il feldeggii condivide parte del mitogenoma sia con le altre sottospecie di Falco biarmicus, sia con le altre specie del genere Falco, confermando le evidenze filogenetiche in parte già disponibili in letteratura. Risultati particolarmente incoraggianti provengono dal DNA nucleare dei geni MHC: sono stati evidenziati stati allelici tipici del feldeggii, ovvero non presenti in nessun altro taxon del genere Falco analizzato fino ad ora. Questo risultato sarà fondamentale per caratterizzare il pool genico della sottospecie feldeggii e supportare la scelta degli animali da rilasciare in natura.
