Rilasci di falchi lanari: nuova hacking box al CRAS di Vico

Ricostituire la popolazione di falchi lanari del Lazio

Uno degli obiettivi principali del progetto LIFE Lanner, patrocinato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, oggi Ministero della Transizione Ecologica, è quello di ricostituire la popolazione di falchi lanari del Lazio e, si spera, dell'Italia centrale. Come affermato tra i nostri obiettivi, vogliamo farlo rilasciando lanari allevati in cattività nei prossimi anni di progetto. Questo verrà eseguito con l'aiuto di hacking box, che gradualmente renderanno gli uccelli indipendenti nella caccia. I movimenti dei falchi liberati saranno monitorati da trasmettitori GPS, che renderanno nota la loro posizione quasi in tempo reale. In primo luogo questo ci permetterà di tenerli d'occhio subito dopo il rilascio, il momento più delicato. Di conseguenza, se qualcosa va storto, lo sapremo immediatamente e saremo così in grado di intervenire. In più, i GPS ci forniranno preziosi dati di ecologia del movimento, che mancano del tutto per la specie in questa parte del suo areale.

‘Hacking’ per avere rilasci di successo

A questo punto vi starete chiedendo: cos'è esattamente una hacking box? E ha qualcosa a che fare con gli hacker? Per rispondere a questo secondo punto: non proprio, sebbene le nostre hacking box siano effettivamente molto tecnologiche, essendo dotate di telecamere IP e fototrappole per un controllo 24/7 dei falchi e delle immediate vicinanze.

L'hacking è una tecnica per addestrare i giovani falchi a raggiungere la loro indipendenza come cacciatori. Il processo di hacking prevede un nido appositamente progettato, posizionato in cima a un’alta struttura o in qualsiasi altro luogo in cui la specie nidifichi naturalmente. Il nido artificiale è spazioso e confortevole e viene regolarmente rifornito di cibo, in modo che i giovani lanari possano sentirsi a casa per qualche settimana. All'inizio verrà tenuto chiuso, proteggendoli da potenziali predatori e facendoli abituare all’ambiente circostante. Dopo un po' verrà aperto, in modo che gli uccelli possano iniziare con alcuni voli di prova. I lanari acquisiranno quindi l'esperienza necessaria per cacciare in modo indipendente, sapendo allo stesso tempo di poter ripiegare sulla scorta di cibo nella hacking box. Alla fine del processo, saranno in grado di lasciare la struttura a tempo indeterminato, sperando che tornino a nidificare al suo interno quando sarà il momento.

Hacking in inglese significa tagliare, recidere. È possibile, infatti, che l'origine di questo termine si riferisca alla carne sminuzzata messa nella hacking box a disposizione dei falchi.

La nuova hacking box della Riserva Naturale del Lago di Vico

All'inizio di aprile abbiamo terminato la costruzione della nuova hacking box presso il CRAS della Riserva Naturale Lago di Vico. Questa nuova struttura prenderà il posto di quella utilizzata lo scorso anno, posta sopra una torre antincendio, che non ha dato i risultati che ci aspettavamo. La struttura in legno è facilmente accessibile per portare il cibo, mantenendo al minimo il contatto umano grazie alla presenza di un unico lato aperto. Speriamo di rilasciare presto e con successo questa specie delicata in natura.