Riconoscimento del falco lanario: corso teorico-pratico
L'importanza di comunicazione e formazione
Comunicazione e formazione sono fattori portanti di LIFE Lanner, senza di cui mancherebbero le fondamenta per il successo a lungo termine del progetto. L’azione preparatoria A2, oltre all’elaborazione di un protocollo di monitoraggio della popolazione regionale di lanario (Falco biarmicus feldeggii), prevede infatti un corso di formazione per il riconoscimento di questa e altre specie di falconi.
Il corso, tenuto da Carlo Catoni del partner Ornis italica e ideato per i dipendenti delle Aree Protette Regionali e Provinciali interessate dal progetto, è formato da una parte teorica seguita da uscite sul campo per mettere in pratica le conoscenze acquisite. Agli incontri hanno partecipato il personale di tre Parchi Regionali (Marturanum, Valle del Treja e Monte Rufeno), nonché la Polizia Provinciale di Viterbo.
Falco lanario vs. Falco pellegrino
La conoscenza della specie è essenziale per intraprendere azioni di conservazione efficaci, e il riconoscimento è il primo passo in questa direzione. Il lanario è il falcone più raro che troviamo in quest’area, e nelle pareti idonee alla nidificazione è stato gradualmente soppiantato dal falco pellegrino (Falco peregrinus). Questa specie è molto adattabile e dunque largamente diffusa nella regione, persino in ambienti interamente urbani. I due congenerici sono facilmente confondibili all’occhio di un rilevatore non esperto. Il rischio di inquinare la raccolta dati operata nell’ambito del progetto, riportando erroneamente dati di presenza, è inaccettabile per la conservazione di una sottospecie che si trova ormai sull’orlo dell’estinzione.
Per scongiurare questa eventualità, durante il corso Ornis italica ha affrontato una varietà di tematiche inerenti il falco lanario, nonché altri rapaci rilevabili nella regione. Innanzitutto, nelle lezioni introduttive teoriche, si è illustrata l’ecologia di base e riproduttiva della specie. Si è poi contestualizzato il lanario nel contesto della biodiversità regionale, effettuando una panoramica delle differenti specie di falchi italiani e sul loro riconoscimento. Vista la larga diffusione del falco pellegrino, il focus è stato sulla corretta identificazione del nostro F. biarmicus feldeggi Per distinguerlo da F. peregrinus.
Attività sul campo e al CRAS della Riserva Naturale Lago di Vico
Gli esemplari di falco lanario (ssp. Feldegg ma non solo) che si trovano presso il CRAS della Riserva Naturale Lago di Vico, nelle nuovissime strutture di cui vi abbiamo parlato lo scorso dicembre, sono stati un supporto essenziale per l’osservazione dal vivo di una specie così evanescente. I partecipanti al corso, infatti, hanno potuto osservare dal vivo questi splendidi esemplari grazie alle telecamere installate dentro le voliere, strumento prezioso per completare le numerose immagini di lanario, in volo e posato, mostrate durante le lezioni.
Le lezioni sul campo, tenutesi nelle giornate di ieri e di martedì 23 febbraio, hanno coinvolto i futuri operatori nel riconoscimento di falchi pellegrini nel loro ambiente naturale, come mostrato nella foto effettuata tramite la tecnica del digiscoping. Il corso ha avuto un riscontro molto positivo, cosa che ci dà fiducia nella buona riuscita del progetto, specialmente nel suo aspetto di formazione e disseminazione.
